EmmaWatson.net ha rilasciato gli scan della rivista PORTER Magazine, che uscirà nelle edicole da domani 4 dicembre.
Grazie al The Emma Watson Archives abbiamo anche un anticipazione delle dichiarazioni di Emma durante l'intervista.
Grazie al The Emma Watson Archives abbiamo anche un anticipazione delle dichiarazioni di Emma durante l'intervista.
Di seguito parte dell'intervista
"Quand’ero più piccola quella sensazione di non essere a mio agio nella mia stessa pelle è stata esacerbata dal microscopio sotto cui mi trovavo. Il livello di interesse sotto cui ero, arrivato ad un’età così giovane. La gente che mi chiedeva, ‘Che ne pensi di questo? Chi sei, chi sei, chi sei?’ Mi sentivo così inadeguata perché non avevo ancora le risposte. Avevo così tante amiche che avevano un chiaro senso d’identità. Che sapevano che piacevano loro certe cose, come l’odore dell’erba, o qual era il loro colore preferito. Invidiavo quelle ragazze perché ero così insicura di me stessa. Mettevo tutto in discussione. Ero terrorizzata dal livello di interesse nei miei confronti. Ho trascorso la maggior parte del mio tempo a cercare di convincere tutti che ero incredibilmente noiosa perché avevo bisogno di privacy e di un minuto per capire me stessa. Di solito dovevo cancellare qualsiasi percezione e chiudermi completamente, per esempio sul tappeto rosso, solo per togliermi il pensiero.
[Sulla Brown, dove ha studiato la pittura ‘plein air’] arrampicandomi in giro con un cavalletto gigante, tornare a casa con la vernice nelle orecchie, è così divertente; [storia americana] affascinante; [generalmente si è] fatta il culo; [sulla produzione studentesca delle Tre Sorelle di Čechov] Ho adorato lo spirito di gruppo. [Ammette che] ci sono state volte in cui mi sono sentita molto sola, trasferendomi dall’altra parte del mondo, dove non avevo supporto, dove ero dalla parte degli autobus ovunque.Sono contenta di averlo fatto, è la cosa migliore che potessi fare, infilarmi in quella fornace. Mi ha dato questo posto di rifugio, questo spazio in cui potevo negoziare per me stessa, e tempo per capire chi ero. Ho trascorso più di metà della mia vita a fingere di essere qualcun altro. Mentre i miei coetanei si stavano tingendo i capelli e tentando di capire chi erano, io ero impegnata a capire chi era Hermione e come avrei potuto interpretarla al meglio. Ho imparato un sacco di lezioni importanti.
[Sull’impuntarsi nelle cose, caratteristica tipicamente inglese] E’ una lezione terribile che impariamo in Inghilterra e deve finire. [L’Inghilterra è anche il luogo in cui trovava più difficile sfuggire all’idea fissa che avevano di lei] [Cita il presidente Roosevelt: “Non è il critico che conta; non l’uomo che fa notare come l’uomo forte inciampi… Il merito appartiene all’uomo che si trova davvero nell’arena… che spende se stesso in una causa meritevole; che al meglio conosce alla fine il trionfo del successo, e al peggio, se fallisce, almeno fallisce osando grandiosamente”]
[Sul 2014] Vivevo a New York scrivendo una tesi per finire la laurea e mi sono sentita come se mi mancasse qualcosa. Ho passato un anno a pensare ‘Che cos’è? Che cos’è che sento mancarmi?'” [Questo l’ha portata all’ONU Donne, col discorso] è andato tutto al suo posto. Mi sono sentita come se avessi costruito il discorso nella mia mente per tanto tempo. Avevo questo muro di cose che avevo scritto nei sei mesi precedenti e idee che datavano a periodi ancora più remoti. Il giorno prima ero molto emozionata perché mi sentivo davvero come se stessi per mettermi nuda davanti al mondo.
[Durante le riprese di ‘The Circle’ doveva prendersi un giorno libero, ma l’ha trascorso prendendo appunti per HeForShe riempiendo] i margini laterali del libro che sto leggendo perché non avevo niente della mia roba per scrivere con me.
Ci vuole un po’ perché la gente si accorga che non mi importa se non dormo, non mi importa se muoio di freddo, non mi importa se lavoro sette giorni alla settimana. L’unica cosa che mi importa è non rimandare niente. Non so perché devo fare pressione su me stessa, ma non saprei come comportarmi in altro modo. E’ il modo in cui sono fatta.
[Fa esercizio fisico ballando con le amiche] Probabilmente bruciamo più calorie ridendo che in qualsiasi altro modo, ma che modo fantastico di fermare i pensieri ed entrare nel mio corpo. Non voglio che il mio corpo sia semplicemente questa cosa che porta in giro la mia testa.
[Sull’Ashtanga yoga] Non sono religiosa, ma mi ha aiutata a fermare alcune cose in cui credo e mi ha aiutato a dar forma alla mia comprensione delle cose.
Adesso a 25 anni per la prima volta in vita mia sento di aver un senso d’identità con cui mi sento a mio agio. Ho davvero cose che voglio dire e voglio essere la versione più autentica di me stessa. Non voglio che ci sia una grande separazione tra la persona pubblica e quella privata. E’ decisamente la strada più difficile da percorrere, ma senza alcun dubbio, in ultima istanza anche quella che dà più soddisfazioni. E le donne che ammiro davvero sono quelle da cui senti di star ricevendo qualcosa di sincero. Suona ridicolo a dirsi, ma sono molto interessata alla verità, al trovare modi di essere incasinata e insicura e con dei difetti e incredibile e fantastica e al mio pieno potenziale, tutto in uno. Quando guardi il lavoro di qualcuno come l’attrice Emma Thompson, senti di star vedendo qualcosa di vero, ed è a questo che aspiro.
[Sull’amore] Bè, essendo una figlia del divorzio sono infinitamente affascinata dal trovare la formula perfetta per farlo funzionare. Ma credo che la più grande lezione che ho imparato [da un corso alla Brown sulla filosofia e psicologia dell’amore] è che non ci sono regole. [Cita Osho, “L’amore non diventa mai saggio, ed è questa la sua saggezza”].
Alcune dichiarazioni rilasciate anche da Stephen Chobosky (Noi siamo infinito), e l'attore e cantante Jared Leto.
Jared Leto: E’ molto più semplice andare sul sicuro. Essere educati e fare quello che la gente si aspetta. Ma cogliere un’occasione, far arrabbiare qualcuno, alzarsi e dire la propria – nonostante le conseguenze – questa è la definizione di coraggio e il segno di un vero artista. Emma ha piantato fermamente la sua bandiera in un terreno nuovo e trepidante e si è rifiutata di essere definitiva da niente che non fosse il suo cuore, istinto e voce, e ha ricordato a tutti noi che con ogni momento arriva anche un’incredibile opportunità. Dipende solo da noi farci qualcosa di significativo.
Stephen Chbosky: Emma è come un polpo con molte braccia. Riesce a bilanciare tutte le sue identità – movie star, attrice, studente, attivista, amica e figlia – e usa la sua fama per il bene, non per il profitto. Con HeForShe ha fatto un discorso che non ha diffamato nessuno; ha spiegato perché non ha senso che gli uomini si sentano più grandi facendo sentire le donne più piccole. Mi ha ispirato in modo molto personale portandomi istantaneamente più vicino a mia figlia. Ho improvvisamente visto il suo futuro attraverso le parole di Emma.
La fotografa del photoshoot Cass Bird, ha pubblicato sul suo account instagram anche uno scatto inedito dal servizio.
Ringrazio EmmaWatsonItalia e il The Emma Watson Archives.